Se nella mitologia urbana tradizionale l’atto fondativo di una città avviene sradicando un albero, per poi tradurne l’essenza plastica e simbolica nell’archetipo della colonna, nella più recente stagione contemporanea il Bosco Verticale, primo prototipo di una nuova architettura della biodiversità, ha rovesciato completamente il paradigma. A partire dal caso pilota costruito a Milano, infatti, l’albero non è più rimosso e trasformato, ma al contrario accolto e incluso dal sostrato architettonico: ed è quest’ultimo piuttosto che muta a tale scopo. L’architettura si è così evoluta in un veicolo per una colonizzazione vegetale della città, riletta come luogo privilegiato di interazione tra l’uomo e la dimensione naturale, in tutte le sue forme. Nasce così, OASI. Partendo dal classico schema della cucina a isola, OASI definisce un essenziale blocco tavolo da pranzo piano cottura che integra al proprio interno le proprietà di un tradizionale luogo conviviale come la tipica cucina italiana. La cellula freestanding a impianto rettangolare che ne scaturisce è così sviluppata come un articolato dispositivo tecnologico multi-funzione a supporto di tutte le fasi di trattamento dei cibi.